La storia di Monaco di Baviera iniziò nel 1158 quando Enrico il Leone, duca di Sassonia, installò un accampamento militare battezzandolo Munichen (in latino Monacum, in volgare Monachium): mezzo secolo più tardi essa ricevette lo status di città fortificata. Inizialmente il vescovo ed Enrico ebbero una disputa su chi dovesse mantenere il controllo della città, ma, in seguito a contrasti insorti tra lo stesso Enrico e l'imperatore Federico I Barbarossa, quest'ultimo concesse nel 1180 a Ottone I di Wittelsbach il titolo di duca di Baviera. I suoi discendenti, la dinastia Wittelsbach appunto, avrebbero governato la Baviera fino al 1918. Nel 1255 il ducato bavarese venne scisso in due e Monaco divenne la residenza ducale dell'Alta Baviera.
Nel 1327 l'intera città fu distrutta da un incendio, ma venne ricostruita in pochi anni grazie anche all'aiuto dell'imperatore del Sacro Romano Impero Ludovico IV.
Nel 1632 la città fu occupata dalle truppe di Gustavo II Adolfo di Svezia, durante la guerra dei trent'anni. Quando in città scoppiò la peste bubbonica nel 1634 e il 1635 circa un terzo della popolazione morì. Nel 1759 venne fondata la prima istituzione accademica bavarese. Sotto la reggenza degli elettori bavaresi Monaco fu un importante centro della vita barocca, ma dovette anche subire le occupazioni degli Asburgo nel 1704 e il 1742.
Nel 1806 divenne capitale del nuovo regno di Baviera e furono costruiti i palazzi del parlamento e dell'Arcidiocesi di Monaco e Frisinga. Vent'anni più tardi l'Università della Baviera si insediò nella nuova sede cittadina. Molti degli edifici e delle piazze più belle di questo periodo sono stati costruiti durante i regni di Ludovico I e Massimiliano II, come la Ruhmeshalle o molti palazzi della Ludwigstraße e del Königsplatz (opere degli architetti Leo von Klenze e Friedrich von Gärtner) e la statua della Baviera di Ludwig Michael von Schwanthaler.
Nel 1882 a Monaco fu introdotta la luce elettrica e la città ospitò nello stesso anno la prima fiera dell'elettricità in Germania. Diciannove anni più tardi venne aperto lo zoo di Hellabrunn.
Dopo la prima guerra mondiale la città fu preda e covo di inquietudini sociali e politiche. Nel novembre del 1918 i comunisti presero il potere, fondando la Repubblica Bavarese dei Consigli (Münchner Räterepublik), che venne però rovesciata il 3 maggio 1919 dai Freikorps, alcuni dei quali furono successivamente arruolati da Adolf Hitler e dal Nazismo. Nel 1923 Hitler e i suoi sostenitori, che si erano riuniti a Monaco, misero in atto il Putsch di Monaco (noto come Bierhallenputsch o Hitlerputsch), un tentativo di spodestare la Repubblica di Weimar e di impadronirsi del potere. La rivolta fallì e costò al fanatico ideologo un arresto e la messa al bando del neonato partito nazista, che era sconosciuto al di fuori di Monaco.
Tuttavia la città divenne una roccaforte nazista una volta che Hitler prese il potere in Germania nel 1933 istituendo il Terzo Reich, e fu indispensabile per l'ascesa del nazismo, tanto da essere chiamata dai nazisti stessi la «capitale del movimento» (Hauptstadt der Bewegung) ed entrare nel novero delle cosiddette Führerstadt. Il quartier generale del NSDAP fu stabilito a Monaco e costruito, assieme ad altri edifici connessi al partito, a Königsplatz; molti di questi edifici sono tuttora esistenti. Nel 1939 Monaco fu teatro del fallimento di Georg Elser nel tentativo dinamitardo di assassinare Hitler mentre arringava la folla col suo discorso annuale per commemorare il putsch della birreria nel Bürgerbräukeller.
Monaco fu inoltre la città dove nacque la Rosa Bianca (in tedesco Die Weiße Rose), formata da un gruppo di studenti che si costituirono in un movimento di resistenza al nazismo dal giugno 1942 al febbraio 1943, quando il nucleo del gruppo venne arrestato ed ucciso dopo la distribuzione di volantini all'Università di Monaco da parte di Hans e Sophie Scholl.
Monaco di Baviera fu molto danneggiata dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale. La città venne occupata dalle truppe statunitensi della 7ª Armata del generale Alexander Patch il 2 maggio 1945. Dopo la guerra Monaco fu in gran parte ricostruita con un meticoloso lavoro tendente a restituire la stessa fisionomia a strade e palazzi rispetto alla situazione pre-bellica.
Nel 1972 Monaco ospitò la XX edizione delle Olimpiadi, tristemente famosa per il massacro di undici atleti israeliani da parte di terroristi palestinesi.
Nel 1974 fu sede di molte partite dei mondiali di calcio tenutisi in Germania Ovest. A trentadue anni di distanza ha ospitato di nuovo le partite della stessa competizione, nel corso dei mondiali di Germania 2006.
fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Monaco_di_Baviera